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SALVATORE MARCHESE

Dal porto di Luni (città fondata nel 177 a. C.) partivano i preziosi “marmi lunensi” che fecero grande la Roma imperiale di Augusto; e lì arrivavano il garum (salsa di pesce fermentato) e le merci di tutto il Mediterraneo.

Con la storia di Luni inizia anche la storia della gente di Lunigiana, di cui anche il cibo – i testaroli, le castagne, le torte – è parte integrante e insostituibile. Quasi che fosse stato idealmente affidato alla gente di Lunigiana il compito di perpetuarne la testimonianza attraverso i secoli. Una cucina ispirata non dalle ragioni del gusto o delle necessità coreografiche, ma dal sentimento e dall’affetto che la rendono inestinguibile e che grazie ai suoi cento modi di utilizzare le castagne, e di proporre atti semplici come panigacci e testaroli, la “mesc ciua”, le torte di farro, le zuppe di verdura, è davvero unica nel suo genere.
(recensione dal sito: www.ibs.it)

Bibliografia rappresentativa:
La cucina di Lunigiana. La regione naturale, le fonti, le storie, 320 ricette (GEM Edizioni, 2010)
Le storie di un re di nome Barolo (Franco Muzzio Editore, 2008)
Cucina e vini delle Valli d’Aosta (Franco Muzzio Editore, 2006)
Cucine dell’Umbria (Franco Muzzio Editore, 2005)

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